La strategia italiana su AstraZeneca dopo comunicazioni Ema
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Direttore: Alessandro Plateroti

AstraZeneca, in Italia uso preferenziale per gli over 60. Che significa e cosa cambia

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Cambia la strategia italiana su AstraZeneca dopo le comunicazioni dell’Ema: uso preferenziale per gli over 60.

ROMA – Cambia la strategia italiana su AstraZeneca. Le comunicazioni dell’Ema hanno portato prima ad una riunione tra i ministri della Salute e poi, per quanto riguarda l’Italia, ad un vertice tra Governo e Regioni per mettere a punto la strategia da adottare.

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Considerando i dati sulla letalità – la posizione di Locatelli nella riunione, riportata dal Corriere della Seral’idea anche per l’Italia è di raccomandare il vaccino per gli over 60 […]. Non abbiamo elementi per scoraggiare la somministrazione della seconda dose […]. L’Ema ha dichiarato che è più plausibile effetti collaterali di trombosi, ma non è dimostrato […]. Si tratta di numeri ancora troppo bassi per trarre conclusioni“.

Sostanzialmente il vaccino AstraZeneca non è vietato per le persone con meno di 60 anni di età. Semplicemente è raccomandato in via preferenziale agli over 60, quindi alle persone con più di 60 anni. Anche per questo motivo, nonostante la raccomandazione, chi ha ricevuto la prima dose di AstraZeneca farà la seconda somministrazione con lo stesso vaccino.

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AstraZeneca, in Italia uso preferenziale ad over 60. Che significa

A fare il punto della situazione è stato il Professor Locatelli, intervenuto in conferenza stampa.

“Le agenzie del farmaco hanno valutato nuovi dati per quanto riguarda lo sviluppo di fenomeni trombotici e tromboembolici […]. La valutazione dell’Ema è che il nesso di causalità, per quanto non dimostrato definitivamente, è stato dichiarato come plausibile. Il meccanismo ancora non è stato chiarito […]. I casi sono molto rari. Gli eventi osservati sono risultati superiori all’aspettato sotto i 60 anni di età e inferiori all’atteso sopra i 60 anni di età. Questi eventi trombotici si sono osservati in soggetti di sesso femminile sotto i 60 anni di età, anche se l’Ema ha dichiarato che non ci sono fattori di rischio identificati. La maggior parte di questi eventi si è registrata nei 14 giorni dopo la somministrazione del vaccino. Inoltre questi eventi si sono manifestati dopo la prima somministrazione del vaccino, anche se i dati sulle seconde somministrazioni non consentono ancora di fare il punto della situazione”.

Il vaccino è approvato oltre i 18 anni di età e non è proibito somministrarlo dai 18 anni in su. Oggi vi è stata una teleconferenza tra i vari ministri della Salute europei per arrivare a definire una posizione condivisa. Limitandoci ai tre Paesi dimensionalmente più popolati, Germania, Spagna e Francia, i primi due hanno sposato la linea di un uso preferenziale sopra i 60 anni. La Francia sopra i 55 anni di età“.

“Abbiamo deciso di raccomandare un uso preferenziale nei soggetti oltre i 60 anni di età”.

Per quanto riguarda la seconda somministrazioneal momento non ci sono elementi per non considerare la somministrazione dello stesso vaccino per chi ha ricevuto la prima dose di AstraZeneca.

Figliuolo: “AstraZeneca per la fascia 60-79 anni. Confermata la somministrazione della seconda dose

Un pensiero condiviso anche dal commissario Figliuolo. “Non ci sono casi di trombosi dopo la seconda dose – le parole del Generale nel corso dell’incontro con le Regioni – ma da giovedì 8 apriamo la categoria 60-79 ad AstraZeneca. Si tratta di una platea di circa 13 milioni di persone, due dei quali hanno avuto la prima dose. Bene che le Regioni abbiano aumentato la quota di over 80. Dobbiamo coprire prima possibile questa fascia di età“.

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ultimo aggiornamento: 8 Aprile 2021 8:24

Ema, possibile nesso tra trombosi rare e vaccino AstraZeneca, possibili limitazioni ad under 60

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